TRATTO DAL ROMANZO, Annette Brennet: rivelazioni di CRIMINI impuniti:
TRATTO DAL ROMANZO, Annette Brennet: rivelazioni di CRIMINI impuniti:
Il tempo stava cambiando... alcuni raggi di sole sbucavano attraverso un banco di piccole nuvole, tracciando il cielo con dei fasci di luce che scendevano, alcuni perpendicolari e altri obliqui, sulla città.
Erano le nove passate e, terminate le pratiche d'ufficio, Annette si diresse a casa Thurner per indagare sul furto della statua e dove l’attendeva il signor Bruno Thurner.
La villa, di recente costruzione, la cui struttura riproponeva una rivisitazione dello stile vittoriano in chiave moderna, si trovava sulla Terrace Drive.
I nastri gialli delimitavano l'accesso dell'intero isolato. Alcuni agenti stavano fotografando tracce di pneumatico lasciate sull'asfalto della strada che costeggiava il fianco dell'abitazione.
La villa era fornita di telecamere, collocate su tutto il perimetro, ma queste erano state oscurate. Il sistema di sorveglianza non aveva svolto a pieno la sua funzione durante il furto, a causa dell'intervento dei ladri col blocco della fornitura elettrica e la disattivazione del sistema di allarme.
In ogni caso, il signor Thurner aveva messo a disposizione le registrazioni video che contenevano i filmati dei giorni precedenti al furto e la registrazione della frazione di tempo intercorso tra l'arrivo dei malviventi alla villa e l'oscuramento delle telecamere. Tutte le registrazioni erano state portate in laboratorio, dove un esperto, dopo averle visionate, aveva il compito di segnalare ai detectives gli eventuali fotogrammi significativi per le indagini.
Annette parcheggiò la sua Mustang sulla strada principale, a qualche metro di distanza dai nastri gialli e dalle persone che erano accorse, incuriosite dalla presenza della Polizia.
Scese e si avviò verso l'edificio.
Sulla porta, un agente in divisa l'accolse. «Buongiorno tenente Brennet. Serve la sua firma.» disse, porgendole una cartella con sopra un foglio.
«Buongiorno Gregory. Certo!» rispose lei, prendendo in mano la penna.
Firmò il documento sul quale era riportato l'elenco degli agenti intervenuti sul luogo del crimine ed entrò nella villa...
Il tempo stava cambiando... alcuni raggi di sole sbucavano attraverso un banco di piccole nuvole, tracciando il cielo con dei fasci di luce che scendevano, alcuni perpendicolari e altri obliqui, sulla città.
Erano le nove passate e, terminate le pratiche d'ufficio, Annette si diresse a casa Thurner per indagare sul furto della statua e dove l’attendeva il signor Bruno Thurner.
La villa, di recente costruzione, la cui struttura riproponeva una rivisitazione dello stile vittoriano in chiave moderna, si trovava sulla Terrace Drive.
I nastri gialli delimitavano l'accesso dell'intero isolato. Alcuni agenti stavano fotografando tracce di pneumatico lasciate sull'asfalto della strada che costeggiava il fianco dell'abitazione.
La villa era fornita di telecamere, collocate su tutto il perimetro, ma queste erano state oscurate. Il sistema di sorveglianza non aveva svolto a pieno la sua funzione durante il furto, a causa dell'intervento dei ladri col blocco della fornitura elettrica e la disattivazione del sistema di allarme.
In ogni caso, il signor Thurner aveva messo a disposizione le registrazioni video che contenevano i filmati dei giorni precedenti al furto e la registrazione della frazione di tempo intercorso tra l'arrivo dei malviventi alla villa e l'oscuramento delle telecamere. Tutte le registrazioni erano state portate in laboratorio, dove un esperto, dopo averle visionate, aveva il compito di segnalare ai detectives gli eventuali fotogrammi significativi per le indagini.
Annette parcheggiò la sua Mustang sulla strada principale, a qualche metro di distanza dai nastri gialli e dalle persone che erano accorse, incuriosite dalla presenza della Polizia.
Scese e si avviò verso l'edificio.
Sulla porta, un agente in divisa l'accolse. «Buongiorno tenente Brennet. Serve la sua firma.» disse, porgendole una cartella con sopra un foglio.
«Buongiorno Gregory. Certo!» rispose lei, prendendo in mano la penna.
Firmò il documento sul quale era riportato l'elenco degli agenti intervenuti sul luogo del crimine ed entrò nella villa...
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