RECENSIONE: AMINA Romanzo di Narrativa Contemporanea, di Giancarlo De Biasi
L'autore, al suo esordio con la narrativa, è da anni presente sui palcoscenici d'Italia come comico, autore e monologhista.
In questo romanzo ci propone la storia della vita "una come tante" (così per dire) di un uomo, la cui narrazione non manca di quel intrigo sottile che ti coinvolge.
Giovanni è il protagonista incasinato che a quarant'anni si risveglia dal torpore di una vita agiata, per rendersi conto di non aver costruito nulla di veramente suo. Da qui parte un susseguirsi di vicende che gli stravolgono la vita e strada facendo incontra lei, Amina, che diventa la raffigurazione del suo sogno, l'amore con cui proseguire sulla nuova strada e creare una famiglia, ma questo finisce per diventare la sua ossessione dal momento che lei non è libera del tutto sentimentalmente, ma combattuta tra iniziare una storia con lui, o rinunciare al nuovo amore per seguire un suo progetto di vita. Il finale è inaspettato, al limite del psicodramma, ma sempre coerente con la storia.
Giovanni è il protagonista incasinato che a quarant'anni si risveglia dal torpore di una vita agiata, per rendersi conto di non aver costruito nulla di veramente suo. Da qui parte un susseguirsi di vicende che gli stravolgono la vita e strada facendo incontra lei, Amina, che diventa la raffigurazione del suo sogno, l'amore con cui proseguire sulla nuova strada e creare una famiglia, ma questo finisce per diventare la sua ossessione dal momento che lei non è libera del tutto sentimentalmente, ma combattuta tra iniziare una storia con lui, o rinunciare al nuovo amore per seguire un suo progetto di vita. Il finale è inaspettato, al limite del psicodramma, ma sempre coerente con la storia.
Descrizione
Arrivato a quarant’anni Giovanni si ritrova a riflettere sulla sua esistenza, concludendo che non ha mai pensato a crearsi una famiglia e che potrebbe essere ormai tardi. Si sente deluso e solo, ripensando alla sua vita insulsa che non gli ha mai dato grandi soddisfazioni, al suo lavoro che non gli piace neppure e alla mancanza di una figura femminile importante, si rammenta giusto di una storia di quattro anni in passato e adesso ha un rapporto trascinato a stento con una donna sposata. Oppresso dal peso di una vita dedicata ai soldi e niente altro che al lavoro, che forse sarebbe il caso di cambiare. Ma la mancanza di quel idiliaco quadretto perfetto di una famiglia, rischia di diventare una vera fobia. Così finisce per incasinarsi la vita e arrivare al limite della pazzia.
Arrivato a quarant’anni Giovanni si ritrova a riflettere sulla sua esistenza, concludendo che non ha mai pensato a crearsi una famiglia e che potrebbe essere ormai tardi. Si sente deluso e solo, ripensando alla sua vita insulsa che non gli ha mai dato grandi soddisfazioni, al suo lavoro che non gli piace neppure e alla mancanza di una figura femminile importante, si rammenta giusto di una storia di quattro anni in passato e adesso ha un rapporto trascinato a stento con una donna sposata. Oppresso dal peso di una vita dedicata ai soldi e niente altro che al lavoro, che forse sarebbe il caso di cambiare. Ma la mancanza di quel idiliaco quadretto perfetto di una famiglia, rischia di diventare una vera fobia. Così finisce per incasinarsi la vita e arrivare al limite della pazzia.
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